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Omaggio a Jean-Louis Trintignant

Sono tanti i film che Jean-Louis Trintignant ha reso indimenticabili con la sua magnifica presenza d’attore. Ma fra “Il sorpasso”, “Il conformista” o “Amour” (per citare solo alcuni titoli di una filmografia lunghissima e lussuosa) uno dei ruoli che più mi resterà nel cuore sarà sempre quello del giudice che intercetta le conversazioni telefoniche nel capolavoro “Film Rosso” di Krzysztof Kieslowski. Dentro quel corpo anziano e provato e attraverso quello sguardo cinico, impudente e insieme disilluso, Trintignant diede vita a un demiurgo stanco, un Dio tessitore di destini che non ha più la forza di intervenire sugli umani con le proprie decisioni ma si sazia ancora con l’impertinenza del proprio indagare. E’ una figura che va oltre lo schermo e al di là della scrittura stessa...

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Omaggio a MONICA VITTI. ATTRICE, DONNA, ICONA.

Nessuna parola stavolta.

Solo un disegno.

E tanto amore da parte di tutti noi.

Ciao Monica

Disegno di Andrea Lupo

 

 

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Omaggio a Sidney Poitier

Nel magnifico ma poco noto “Sei gradi di separazione” di Fred Schepisi, tratto dall’omonima pièce di John Guare, un giovane e bravissimo Will Smith interpreta il ruolo di un truffatore che si introduce nella vita di una coppia dell’upper class newyorkese colta e (inconsapevolmente?) snob, sconvolgendone “colore e struttura” come in un affresco di Kandinskij (e l’astrattismo nel film non è citato a caso). L’opera teatrale e il successivo adattamento cinematografico traggono spunto da un fatto di cronaca che vide protagonista negli anni ’80 un giovane afroamericano capace di raggirare parecchie famiglie alto borghesi spacciandosi come il figlio di Sidney Poitier...

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Omaggio a Jean-Paul Belmondo

Siamo tutti morti in licenza” Lenine

Addio a Jean-Paul Belmondo icona della Nouvelle Vague e volto “canaglia” del cinema francese.

 

Disegno di Andrea Lupo

 

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Omaggio a Gianfranco D’Angelo, “tenerone” della comicità

Se è vero che il mondo finisce non con un boato ma con un lamento, allora un comico non vorrà mai essere salutato per l’ultima volta con un singhiozzo ma con un sorriso.

Ed è con il sorriso raggiante e insieme surreale del “Tenerone” che saluto Gianfranco D’Angelo, omaggiandolo nei panni di quel “coccoloso”, ingombrante personaggio capace di farsi amare dai bambini per l’esagerata timidezza e di far ugualmente innervosire (divertendoli) gli adulti col suo squillante falsetto (“Che emozioneee!”).

Del resto quel bizzarro incrocio fra un coniglio gigante e lo zucchero filato esprime perfettamente l’essenza di un attore che sapeva pizzicare tutte le corde del comico, imponendosi su ogni palcoscenico tanto attraverso il corpo che con le improbabili parrucche femminili e, ovviamente, anche ...

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Omaggio a Leonardo Sciascia

“Il più grande difetto della società italiana è quello di essere senza memoria”. Perchè, aggiungerei umilmente, la memoria ci accompagna da sola mentre il ricordo viene sempre servito da qualcun altro. Disegno in “memoria” di Leonardo Sciascia, scrittore siciliano fra i più cinematografici di sempre, la cui attualità non potrà mai essere resa da un semplice aforisma.

Disegno di Andrea Lupo

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I 250 anni di Beethoven. Inno alla gioia cinefila

Beethoven e il cinema. O “di quei connubi visivo-sonori che il titano Ludovico Van non avrebbe mai immaginato”. La celebrazione dei 250 anni dalla nascita del maestro di Bonn è l’occasione per compiere un viaggio appassionante e appassionato (e, s’intende, incompleto) fra i saliscendi quasi escheriani di una memoria cinematografica collettiva e personale. Itinerari in cui non è facile stabilire se sia prima l’immagine o il suono a sollecitare le sinapsi cinefile che riportano a galla una determinata sequenza baciata dalla potenza o dalla delicatezza delle note del Ludovico Van. E’ certo però che ogni volta che in un ambiente irrompe poderoso l’An Die Freude ossia l’ode alla gioia, corale capace di far vibrare quasi “organicamente” le masse, la memoria cinefila corre a spa...

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Omaggio cinefilo a Donald Trump

Omaggio “cinefilo” (con strizzatina d’occhio al Mago di Oz) al più grande “attore” che abbia mai abitato la Casa Bianca dopo Donald Reagan.

Un po’ di ironia in mezzo a tanta serietà ogni tanto ci vuole (e siamo certi che il cinema del futuro ne parlerà ancora).

 

Disegno di Andrea Lupo

 

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Gigi Proietti, l’immortale che beffa la morte

Viva er teatro,dove tutto è finto,
ma niente c’è de farzo e questo è vero
e tu lo sai da prima se s’è tinto,
Otello er moro,oppuramente è nero,

nessun attore vero,vo’ fa crede
spignenno forte sull’intonazione,
che è tutto vero quello che se vede,
lui vole fa’ capi’ che è na finzione,

se je tocca morì sopra le scene
è vero che nun more veramente,
senno’ che morirebbe cosi’ bene?

capisci si com’è? Famme er piacere,
se morisse de morte veramente,
nun potrebbe morì tutte le sere.”

(Trilussa)

Disegno di Andrea Lupo

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Black Panther Lives forever…

Un addio troppo prematuro. Un omaggio che non si vorrebbe mai fare. L’eternità del supereroe non abita qui.

L’attore che si fa eroe sul set, andando avanti con una diagnosi terribile, col riserbo del più discreto degli esseri umani, questo sì che è reale.

Addio a Chadwick Boseman.

Lunga vita al Re di Wakanda.

Testo e disegno di Andrea Lupo

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