Disegno di ANDREA LUPO
Read MoreNel magnifico ma poco noto “Sei gradi di separazione” di Fred Schepisi, tratto dall’omonima pièce di John Guare, un giovane e bravissimo Will Smith interpreta il ruolo di un truffatore che si introduce nella vita di una coppia dell’upper class newyorkese colta e (inconsapevolmente?) snob, sconvolgendone “colore e struttura” come in un affresco di Kandinskij (e l’astrattismo nel film non è citato a caso). L’opera teatrale e il successivo adattamento cinematografico traggono spunto da un fatto di cronaca che vide protagonista negli anni ’80 un giovane afroamericano capace di raggirare parecchie famiglie alto borghesi spacciandosi come il figlio di Sidney Poitier...
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“Intoccabile” lo resterà sempre. Come tutte le icone da lui costruite. Sir Thomas Sean Connery se ne va via così, serenamente nel sonno e dopo un sogno cinematografico lungo cinquant’anni. Da 17 ormai non era più attivo al cinema eppure era più vivo lui come icona maschile di tanti giovani attori che invano hanno cercato di raccoglierne il testimone. Dalla sua pistola di Bond, o da quella di Jim Malone nel bellissimo “Gli intoccabili”(unico Oscar della sua magnifica carriera), sono partiti solo colpi andati a segno. Lo omaggio dentro quella scia, immortalato nell’interpretazione che più lo rispecchia. La polvere da sparo del resto non è così diversa dal fumo di luce del cinema…
“Se vuoi Capone, devi fare così: lui tira fuori il coltello, tu la pistola...
Read MoreHo incontrato due volte Ennio Morricone al Taormina Film Fest. La prima volta fu inaspettata. Ero al Teatro Antico per consegnare una vignetta a Giuseppe Tornatore e mentre attendevo il suo arrivo in platea una hostess fece accomodare il maestro nel posto accanto a mio. Avevo Ennio Morricone seduto accanto, lontano dai paparazzi impegnati con le star e non avevo nessun disegno per lui! La cosa mi procurò non poca amarezza (da sempre il mio modo per avvicinare gli artisti del festival è stato quello di presentarmi e donare loro un disegno; il mio timido, personale “grazie” per guadagnarmi l’attenzione e lasciare un ricordo affettuoso). Emozionato e quasi “in colpa” per la grave mancanza riuscii a fargli giusto un goffo, stentato complimento riassumibile in questo dialogo:
-“Grazie Maestr...
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