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Omaggio a ROBERTO HERLITZKA

Andarsene sommessamente, quasi in punta di piedi, dopo una carriera votata alla recitazione e la vita dedicata a un solo affetto. Roberto Herlitzka, gigante del teatro e del cinema, se ne va così, avvolto nel manto di quella morte che si era portata poco tempo prima l’amatissima moglie Chiara. Resta vivissimo però il suo potente lascito personale, che quel monologo sull’arte rivolto agli studenti nel bel film “Il rosso e il blu” sintetizza perfettamente.
Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo. La vera forma di tutto ciò che è fuori di noi, come di tutto ciò che è dentro di noi, è per gli uomini un eterno mistero...
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Omaggio a “La Stranezza” di Roberto Andò, Nastro d’Argento dell’anno

Un film “felice”. E’ questo l’aggettivo che più è ricorso nei discorsi dei premiati durante la serata Evento speciale dei Nastri d’Argento dedicata a La stranezza, ‘Film dell’anno’ 2023. Una festa, quella dedicata al film, dentro l’altra festa, quella che ha chiuso in bellezza la 69.ma edizione del Taormina Film Fest, certificando con lo speciale riconoscimento del sindacato dei Giornalisti il successo del bellissimo film di Roberto Andò. Un film felice si diceva, soprattutto perchè nato sotto una buonissima stella o, più giustamente, sotto una costellazione di magnifici talenti, tutti convergenti verso lo stesso, armonioso risultato...

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Omaggio a Gianfranco D’Angelo, “tenerone” della comicità

Se è vero che il mondo finisce non con un boato ma con un lamento, allora un comico non vorrà mai essere salutato per l’ultima volta con un singhiozzo ma con un sorriso.

Ed è con il sorriso raggiante e insieme surreale del “Tenerone” che saluto Gianfranco D’Angelo, omaggiandolo nei panni di quel “coccoloso”, ingombrante personaggio capace di farsi amare dai bambini per l’esagerata timidezza e di far ugualmente innervosire (divertendoli) gli adulti col suo squillante falsetto (“Che emozioneee!”).

Del resto quel bizzarro incrocio fra un coniglio gigante e lo zucchero filato esprime perfettamente l’essenza di un attore che sapeva pizzicare tutte le corde del comico, imponendosi su ogni palcoscenico tanto attraverso il corpo che con le improbabili parrucche femminili e, ovviamente, anche ...

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Gigi Proietti, l’immortale che beffa la morte

Viva er teatro,dove tutto è finto,
ma niente c’è de farzo e questo è vero
e tu lo sai da prima se s’è tinto,
Otello er moro,oppuramente è nero,

nessun attore vero,vo’ fa crede
spignenno forte sull’intonazione,
che è tutto vero quello che se vede,
lui vole fa’ capi’ che è na finzione,

se je tocca morì sopra le scene
è vero che nun more veramente,
senno’ che morirebbe cosi’ bene?

capisci si com’è? Famme er piacere,
se morisse de morte veramente,
nun potrebbe morì tutte le sere.”

(Trilussa)

Disegno di Andrea Lupo

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