Oggi 8 radiotelescopi hanno fotografato la storia visualizzando il famoso “orizzonte degli eventi”.
Ma i confini ignoti e invalicabili di un buco nero non delimitano solo quelli scientifici di un evento astronomico ma delineano nuovamente le forme dell’inconoscibilità terrena.
E rimandano ancora una volta all’unica ondulazione possibile per l’essere umano dinanzi alle ignote curvature stellari e spazio-temporali: quelle del cuore.
E’ bello ricordare oggi “Interstellar” perchè ci rammenta quelle meraviglie che non hanno bisogno di radiotelescopi per essere fotografate…
Disegno di Andrea Lupo
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