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Omaggio a SINEAD ‘O CONNOR

Disegno di Andrea Lupo

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Omaggio a TINA TURNER, proud Mary per sempre…

Big wheel keep on turnin’,
Proud Mary keep on burnin’,
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river…
La “Mary orgogliosa” che dà il titolo alla canzone dei Creedence Clearwater Revival è il battello a vapore che traghetta un giovane in cerca di un destino migliore attraverso un fiume nel profondo Sud dell’America. Eppure, quando si ascolta l’interpretazione grintosa e infuocata che ne fece Anna Mae Bullock insieme al marito Ike Turner, è facile dimenticarsi della barca, di Memphis e del giovane lavapiatti. Quella Mary diventa una donna e il suo ruggito orgoglioso ha il timbro di una leonessa. Ed è lo stesso orgoglio che permetterà a Tina di sopravvivere ai pestaggi del marito Ike e anni dopo, alla morte di due figli. Ha sofferto Tina Turner, tra i ruggiti canori di una carrier...
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Omaggio a Franco Battiato, “visionario musicale”

 

Omaggio al Maestro Franco Battiato, tornato nel grembo dei poeti, dei musicisti e dei visionari. In “quel regno di quiete” dove la luce non proietta ombre…

Disegno di ANDREA LUPO

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Un petalo per Nonna Coco

Nel giorno dell’Epifania, tra Re Magi e vecchiette sulla scopa, il mio ricordo va immediato a un’altra vecchina: nonna Coco, protagonista “nascosta” dell’adorabile capolavoro Pixar.

Un ricordo che coi dolci e l’ultimo giorno delle festività natalizie ha poco a che spartire. Perchè “Coco” è il film Pixar che ci obbliga a dialogare con la morte, affrontando il più doloroso dei temi umani non nel momento diretto del trapasso ma nella fase successiva della memoria. Un cartone che vive dei colori accesi che i vivi hanno dato ai morti (in quel Dia de Muertos ove tutto è fiori, cibo, candele e ofrenda sulle lapidi) e sa giocare col macabro delle spoglie terrene nella giusta misura “infantile”. “Coco” parla di morte usando i calaveras messicani come unico tramite possibile...

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Grazie Ennio! Un disegno e un ricordo del maestro Morricone

Ho incontrato due volte Ennio Morricone al Taormina Film Fest. La prima volta fu inaspettata. Ero al Teatro Antico per consegnare una vignetta a Giuseppe Tornatore e mentre attendevo il suo arrivo in platea una hostess fece accomodare il maestro nel posto accanto a mio. Avevo Ennio Morricone seduto accanto, lontano dai paparazzi impegnati con le star e non avevo nessun disegno per lui! La cosa mi procurò non poca amarezza (da sempre il mio modo per avvicinare gli artisti del festival è stato quello di presentarmi e donare loro un disegno; il mio timido, personale “grazie” per guadagnarmi l’attenzione e lasciare un ricordo affettuoso). Emozionato e quasi “in colpa” per la grave mancanza riuscii a fargli giusto un goffo, stentato complimento riassumibile in questo dialogo:

-“Grazie Maestr...

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Addio a Ezio Bosso

“Non sono d’accordo con chi definisce la mia musica “mia”. Per me la musica non è di nessuno.

Chi mette le mani, chi la scrive sì è Bach, ma poi diventa Ezio quando la suono, Paolo quando la ascolta…

La musica è nostra. Non è di uno. E’ questa la magia.

Chi scrive la musica la scrive per lasciarla a qualcun altro.

E’ un atto d’amore…”

(Ezio Bosso)

Disegno di Andrea Lupo

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“CATS”, quel musical ingiustamente travolto dal Web

Indagine su un insuccesso annunciato, sulle ragioni di un disprezzo condiviso e su un progetto tanto voluto quanto frainteso. Ma il flop di “Cats” in fondo ha soltanto bruciato una delle sue sette vite. La rinascita jellicle prima o poi arriverà…

Cats, le “allucinazioni perverse” del Web e la critica hater

E’ d’obbligo, ancor prima di analizzare criticamente questo adattamento cinematografico dell’opera di Andrew Lloyd Webber, fare una premessa di carattere socio (e social) tecnologico circa la singolare ricezione mediatica di cui l’operazione è stata oggetto dall’apparizione del trailer fino all’arrivo in sala...

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“Yesterday”, recensione in anteprima dal Taormina Film Fest

Yesterday, all my troubles seemed so far away, Now it looks as though they’re here to stay, Oh I believe in yesterday…”

Il terzo tributo musicale di stagione dopo la teutonica celebrazione dei Queen e Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody e quella più camp e intimista di Elton John in Rocketman è questa ironica, tenera e un po’ fanciullesca digressione sul sound dei Beatles firmata Danny Boyle (Trainspotting, 127 ore, Steve Jobs). Il titolo stesso “Yesterday” evoca non solo una delle canzoni-simbolo della mitica band di Liverpool ma anche la nostalgia di un passato senza problemi (“all my troubles seemed so far away”) e di un tempo leggero, soave ed emotivamente incolpevole cui tutti più o meno siamo rimasti idealmente legati...

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