Omaggio a “La Stranezza” di Roberto Andò, Nastro d’Argento dell’anno

Un film “felice”. E’ questo l’aggettivo che più è ricorso nei discorsi dei premiati durante la serata Evento speciale dei Nastri d’Argento dedicata a La stranezza, ‘Film dell’anno’ 2023. Una festa, quella dedicata al film, dentro l’altra festa, quella che ha chiuso in bellezza la 69.ma edizione del Taormina Film Fest, certificando con lo speciale riconoscimento del sindacato dei Giornalisti il successo del bellissimo film di Roberto Andò. Un film felice si diceva, soprattutto perchè nato sotto una buonissima stella o, più giustamente, sotto una costellazione di magnifici talenti, tutti convergenti verso lo stesso, armonioso risultato...

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Incontro con il Maestro Bellocchio e omaggio al film “Rapito”

Il Maestro Marco Bellocchio al cinema EPlanet Ariston di Catania presenta al pubblico il suo ultimo, magnifico film, “Rapito” basato sul caso Edgardo Mortara, il bambino ebreo battezzato all’insaputa dei genitori e per questa ragione “strappato” alla sua famiglia naturale da Pio IX per essere educato come cattolico. Accadeva nel 1858, tre anni prima della nascita del Regno d’Italia. Un capitolo controverso della nostra storia che Bellocchio affronta ancora una volta col suo sguardo laico e lucidissimo e un fervore politico attuale.

Insieme a lui durante l’incontro presentato da Zavvo Nicolosi anche gli attori Barbara Ronchi e Fausto Russo Alesi che nel film interprtetano i genitori del piccolo Edgardo Mortara.

In occasione dell’incontro ho avuto l’onore di donare a Marco Bellocchio una m...

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L’omaggio ad Alessandro Borghi a Etnacomics 2023

Un magnifico Alessandro Borghi riceve il mio omaggio illustrato al termine di uno splendido incontro con il pubblico a Etna Comics 2023. E se sul talento avevamo già ogni possibile dimostrazione (“Le otto montagne“, “Sulla mia pelle“, “Fortunata“, “Suburra” solo per citare alcuni titoli di una freschissima, straordinaria carriera), è dalla straripante simpatia e l’incredibile umiltà professionale che il pubblico è stato sorpreso durante la piacevolissima conversazione nell’Area Movie del festival del fumetto a Catania. Non soltanto un uomo di cinema, totalmente consapevole del proprio mestiere e già padrone di un metodo (anche se lui non lo chiama così), ma anche un ragazzo limpidissimo, cordiale e alla mano...

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Omaggio a Tina Turner, proud Mary per sempre…

Big wheel keep on turnin’,
Proud Mary keep on burnin’,
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river…
La “Mary orgogliosa” che dà il titolo alla canzone dei Creedence Clearwater Revival è il battello a vapore che traghetta un giovane in cerca di un destino migliore attraverso un fiume nel profondo Sud dell’America. Eppure, quando si ascolta l’interpretazione grintosa e infuocata che ne fece Anna Mae Bullock insieme al marito Ike Turner, è facile dimenticarsi della barca, di Memphis e del giovane lavapiatti. Quella Mary diventa una donna e il suo ruggito orgoglioso ha il timbro di una leonessa. Ed è lo stesso orgoglio che permetterà a Tina di sopravvivere ai pestaggi del marito Ike e anni dopo, alla morte di due figli. Ha sofferto Tina Turner, tra i ruggiti canori di una carrier...
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Omaggio a Helmut Berger

Omaggio viscontiano a HELMUT BERGER, icona di bellezza, desiderio e decadenza.

Un angelo amorale o magari un fragile diavolo.

Di certo uno di quei volti che ha illuminato lo schermo di eleganza e fascino che trascendono i generi o i ruoli.

Helmut Berger “era” Ludwig senza bisogno di assomigliargli.

Disegno di ANDREA LUPO

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Omaggio alle Sirenette di ieri e di oggi

In attesa de “La sirenetta”, nuovo live-action Disney travolto dalle critiche, un disegno col quale dico definitivamente la mia.

Le due Ariel, appartenenti a epoche diverse e rivolte a generazioni differenti, strette in una posa amica che manda idealmente in frantumi tutte le futili polemiche social sull’etnia della sirenetta quale “canone” da rispettare.

A tutti i nostalgici: fatevene una ragione.

Questo live-action è per le bambine e i bambini di oggi.

Voi avete avuto (e avete ancora) il vostro cartone.

Tutte le chiacchiere pertanto possono andare tranquillamente…In fondo al mar…. 

 

Andrea Lupo

 

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“Bussano alla porta”, fede e famiglia nell’ultimo apologo di Shyamalan

E’ da oltre un ventennio che il cinema di M. Night Shyamalan pare essersi assunto sulle spalle una sorta di responsabilità silenziosa nei confronti del pubblico. Attraverso le sue incursioni all’interno dei generi la filmografia del regista indiano si è fatta sempre più manifesto delle inquietudini del presente, una sorta di ricognizione dai toni minimalisti intorno a paure individuali e angosce collettive. E’ una storia che ha avuto inizio nel 1999, l’anno in cui “Il sesto senso” poneva la pietra definitiva su una riflessione tutta americana incentrata sulle inquietudini di fine millennio...

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Ciao Bersagliera…

Omaggio a Gina Lollobrigida, “bersagliera” del cinema italiano…

Disegno di ANDREA LUPO

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The Fabelmans, quando la vita si fa arte

Ancora una volta tutto ha inizio da un treno. Non la locomotiva in arrivo alla stazione di La Ciotat, i famosi 50 secondi con cui i Lumière terrorizzarono una piccola platea a Parigi nel 1896, ma il treno che deraglia e distrugge altri vagoni in una delle sequenze più catastrofiche ed “esplosive” de “Il più grande spettacolo del mondo” di Cecil B. De Mille. Una scossa ai sensi e alla mente che, oltre a costituire lo splendido incipit di puro meta-cinema del film, rappresenta per il piccolo Sammy Fabelman (alter-ego del futuro Steven Allen Spielberg) quasi una seconda espulsione dal grembo materno, l’evento epocale che ne segnerà in maniera irreversibile tutta l’esistenza successiva e gli mostrerà l’unica rotta sensata del suo destino: fare cinema (“Perché non c’è ni...

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Halloween, la “forma”del Male nella nuova trilogia

Con “Halloween Ends” il regista David Gordon Green conclude la sua discussa e coraggiosa trilogia dedicata alla maschera omicida partorita dall’immaginazione di John Carpenter con il seminale “Halloween-la notte delle streghe”. Un’operazione nata come reboot di una saga che, a essere onesti, tra gli anni ’80 e i ’90 non aveva riservato all’icona Michael Myers un trattamento degno o all’altezza del cult del 1978. Perché ad eccezione di un discreto sequel che prolungava la fatidica notte delle streghe fin dentro l’ospedale in cui era ricoverata una malmessa Laurie Straude (la mitica Jamie Lee Curtis) e di un gustoso capitolo (“Halloween 20 anni dopo”) concepito dentro la filosofia dello slasher post-Scream rilanciata dalla Miramax, gli episodi successivi brillavan...

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