L’aratro di Nolan e il bisogno di “TENET”

Tenet, ovvero “regge”, “governa”, “guida”. Simbolicamente l’ultima opera di Christopher Nolan, il “primo” vero film in uscita dopo il lockdown (o durante una delle sue imprevedibili tappe), regge le sorti dell’industria, ne governa le modalità di azione/fruizione ed inevitabilmente diviene guida per tutto ciò che (av)verrà dopo. Ed è già, a prescindere dalla sua accoglienza critica o dal successo (quello che avrebbe potuto ottenere e quello che effettivamente avrà) un monumento palindromico sul destino della settima arte, esattamente come la sequenza dei cinque caratteri che va a costituire il criptico titolo. Ci sarà dunque, al di là dell’annunciata inversione del tempo che costituisce il fulcro narrativo del muscolare noir, quella commutazione tanto attesa into...

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Omaggio a FRANCA VALERI

Ma vogliamo dire la verità una volta per sempre? Io ho sposato un cretino e me lo tengo. Ognuno ha la sua croce, pazienza.”

80% di verità e 100% di umorismo.

Perchè 100 per Franca Valeri è stato il numero perfetto.

E non resterà il suo ultimo numero.

Ciao Signorina Snob!

Testo e disegno di Andrea Lupo

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Grazie Ennio! Un disegno e un ricordo del maestro Morricone

Ho incontrato due volte Ennio Morricone al Taormina Film Fest. La prima volta fu inaspettata. Ero al Teatro Antico per consegnare una vignetta a Giuseppe Tornatore e mentre attendevo il suo arrivo in platea una hostess fece accomodare il maestro nel posto accanto a mio. Avevo Ennio Morricone seduto accanto, lontano dai paparazzi impegnati con le star e non avevo nessun disegno per lui! La cosa mi procurò non poca amarezza (da sempre il mio modo per avvicinare gli artisti del festival è stato quello di presentarmi e donare loro un disegno; il mio timido, personale “grazie” per guadagnarmi l’attenzione e lasciare un ricordo affettuoso). Emozionato e quasi “in colpa” per la grave mancanza riuscii a fargli giusto un goffo, stentato complimento riassumibile in questo dialogo:

-“Grazie Maestr...

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L’ultimo viaggio di Bilbo Baggins

Addio a Ian Holm, attore inglese sopraffino, magnifico interprete teatrale e cinematografico.

Volto consegnato a Shakeaspeare, allo storico, alla fantascienza e al fantasy.

Ha lasciato il cinema congedandosi dalla Terra di Mezzo e a quella, con questo disegno, lo riconsegno idealmente.

Addio Bilbo Baggins della Contea…

 

Disegno di Andrea Lupo

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Addio a Ezio Bosso

“Non sono d’accordo con chi definisce la mia musica “mia”. Per me la musica non è di nessuno.

Chi mette le mani, chi la scrive sì è Bach, ma poi diventa Ezio quando la suono, Paolo quando la ascolta…

La musica è nostra. Non è di uno. E’ questa la magia.

Chi scrive la musica la scrive per lasciarla a qualcun altro.

E’ un atto d’amore…”

(Ezio Bosso)

Disegno di Andrea Lupo

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Cinema del contagio: IT FOLLOWS

It Follows. Ci segue, anzi ci ha sempre seguito. E’ stato costantemente un passo dietro di noi, l’ombra allungata fino a sfiorare la nostra sagoma inconsapevole. Quel rumore di terriccio pestato che non arrivava mai alle nostre orecchie e, appena percettibile, il fetore di morte in cerca del proprio cadavere. Ci ha sempre seguito e non sapevamo mai chi (o cosa) fosse. Non ne avevamo certezza neppure quando eravamo adolescenti, custodi di verità troppo acerbe per il mondo adulto o troppo adulte per il resto del mondo. Durante quell’adolescenza in cui corpo ci rivelava una storia che la mente non sapeva decifrare e un cuore spavaldo guidava il carro delle sensazioni. Ci ha sempre seguito, tallonandoci sulla striscia continua di drammi invisibili o avanzando lungo i marciapiedi del do...

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“CATS”, quel musical ingiustamente travolto dal Web

Indagine su un insuccesso annunciato, sulle ragioni di un disprezzo condiviso e su un progetto tanto voluto quanto frainteso. Ma il flop di “Cats” in fondo ha soltanto bruciato una delle sue sette vite. La rinascita jellicle prima o poi arriverà…

Cats, le “allucinazioni perverse” del Web e la critica hater

E’ d’obbligo, ancor prima di analizzare criticamente questo adattamento cinematografico dell’opera di Andrew Lloyd Webber, fare una premessa di carattere socio (e social) tecnologico circa la singolare ricezione mediatica di cui l’operazione è stata oggetto dall’apparizione del trailer fino all’arrivo in sala...

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Richard Jewell, l’etica del tempo secondo Eastwood

C’è un filo rosso che unisce le ultime opere di Clint Eastwood, tutte ascrivibili ad altrettanti fasi di una splendida e ancora sorprendente maturità. E’ il filo del tempo e dell’evento storico. Una “corda tesa” che attraversa la cronaca americana più recente e che si serve di questa per modellare e rimodulare cinematograficamente la dimensione più sfuggente e abusata di sempre. Quel tempo che avanza inesorabile ma sul quale a quasi 90 anni si ha ancora parecchio da dire. Magari per saldare debiti con la coscienza militare contemporanea del paese (il Chris Kyle di American Sniper, opera sulla quale pesa ancora un gigantesco equivoco ideologico) o far emergere i vizi di forma di un sistema giudiziario che antepone gli interessi assicurativi all’elemento umano (Sully)...

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Un anno di cinema, 40 titoli da ricordare- Parte II

Seconda parte dell’articolo sui 40 film da ricordare del 2019. Anche qui nessuna ideale classifica (il n. 40 non è meno importante dei precedenti) ma solo un’elencazione dettata dalla memoria, dall’emotività, dalle connessioni instauratesi nella mente mentre rievocavo le visioni avute nel corso dell’anno. Consapevole della incompletezza di ogni lista (come al solito sono state tante le visioni perdute) vi offro comunque un piccolo compendio ragionato di scelte (ovviamente personali).

Giusto per dimostrarvi che i bei film, nonostante tutto al cinema sembri essere stato già raccontato, esistono ancora e sono molti.

Soltanto bisogna avere voglia di inseguirli.

O magari di farsi trovare da loro.

Buona lettura!

21.The Mule-Il corriere...

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Un anno di cinema, 40 titoli da ricordare- Parte I

E’ stato un bell’anno cinematografico quello appena concluso. I miei motivi saranno magari diversi da quelli di tanti altri. C’è chi si è commosso con il finale di “Avengers Endgame” e chi riattraversando la savana realistica del “Re Leone“, chi attendeva trepidante il finale di “Star Wars Episodio IX” e chi non vedeva l’ora di ripercorrere i corridoi del’Overlook Hotel in “Doctor Sleep“, chi si immergeva in una Downton Abbey finalmente panoramica e chi, più piccino, voleva tornare ad Arendelle per riabbracciare Elsa e Anna (Frozen 2) o nel mondo dei giocattoli (Toy Story 4).

I motivi per godere del cinema sono tanti, tutti diversi, moltissimi validi.

Qui elenco film e motivi per i quali è stato bello continuare ad andare al cinema durante il 2019...

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