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L’aratro di Nolan e il bisogno di “TENET”

Tenet, ovvero “regge”, “governa”, “guida”. Simbolicamente l’ultima opera di Christopher Nolan, il “primo” vero film in uscita dopo il lockdown (o durante una delle sue imprevedibili tappe), regge le sorti dell’industria, ne governa le modalità di azione/fruizione ed inevitabilmente diviene guida per tutto ciò che (av)verrà dopo. Ed è già, a prescindere dalla sua accoglienza critica o dal successo (quello che avrebbe potuto ottenere e quello che effettivamente avrà) un monumento palindromico sul destino della settima arte, esattamente come la sequenza dei cinque caratteri che va a costituire il criptico titolo. Ci sarà dunque, al di là dell’annunciata inversione del tempo che costituisce il fulcro narrativo del muscolare noir, quella commutazione tanto attesa into...

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Omaggio a FRANCA VALERI

Ma vogliamo dire la verità una volta per sempre? Io ho sposato un cretino e me lo tengo. Ognuno ha la sua croce, pazienza.”

80% di verità e 100% di umorismo.

Perchè 100 per Franca Valeri è stato il numero perfetto.

E non resterà il suo ultimo numero.

Ciao Signorina Snob!

Testo e disegno di Andrea Lupo

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Cinema del contagio: IT FOLLOWS

It Follows. Ci segue, anzi ci ha sempre seguito. E’ stato costantemente un passo dietro di noi, l’ombra allungata fino a sfiorare la nostra sagoma inconsapevole. Quel rumore di terriccio pestato che non arrivava mai alle nostre orecchie e, appena percettibile, il fetore di morte in cerca del proprio cadavere. Ci ha sempre seguito e non sapevamo mai chi (o cosa) fosse. Non ne avevamo certezza neppure quando eravamo adolescenti, custodi di verità troppo acerbe per il mondo adulto o troppo adulte per il resto del mondo. Durante quell’adolescenza in cui corpo ci rivelava una storia che la mente non sapeva decifrare e un cuore spavaldo guidava il carro delle sensazioni. Ci ha sempre seguito, tallonandoci sulla striscia continua di drammi invisibili o avanzando lungo i marciapiedi del do...

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Un anno di cinema, 40 titoli da ricordare- Parte II

Seconda parte dell’articolo sui 40 film da ricordare del 2019. Anche qui nessuna ideale classifica (il n. 40 non è meno importante dei precedenti) ma solo un’elencazione dettata dalla memoria, dall’emotività, dalle connessioni instauratesi nella mente mentre rievocavo le visioni avute nel corso dell’anno. Consapevole della incompletezza di ogni lista (come al solito sono state tante le visioni perdute) vi offro comunque un piccolo compendio ragionato di scelte (ovviamente personali).

Giusto per dimostrarvi che i bei film, nonostante tutto al cinema sembri essere stato già raccontato, esistono ancora e sono molti.

Soltanto bisogna avere voglia di inseguirli.

O magari di farsi trovare da loro.

Buona lettura!

21.The Mule-Il corriere...

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Un anno di cinema, 40 titoli da ricordare- Parte I

E’ stato un bell’anno cinematografico quello appena concluso. I miei motivi saranno magari diversi da quelli di tanti altri. C’è chi si è commosso con il finale di “Avengers Endgame” e chi riattraversando la savana realistica del “Re Leone“, chi attendeva trepidante il finale di “Star Wars Episodio IX” e chi non vedeva l’ora di ripercorrere i corridoi del’Overlook Hotel in “Doctor Sleep“, chi si immergeva in una Downton Abbey finalmente panoramica e chi, più piccino, voleva tornare ad Arendelle per riabbracciare Elsa e Anna (Frozen 2) o nel mondo dei giocattoli (Toy Story 4).

I motivi per godere del cinema sono tanti, tutti diversi, moltissimi validi.

Qui elenco film e motivi per i quali è stato bello continuare ad andare al cinema durante il 2019...

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Addio a Toni Morrison, “amatissima” voce afroamericana

Omaggio alla scrittrice Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura nel 1993 e fra le massime voci della cultura afroamericana per tutti coloro che non avevano voce.

Il cinema l’ha incontrata grazie allo struggente, duro e insieme delicato “Beloved” (tratto dal romanzo “Amatissima”), opera colpevolmente dimenticata del sensibile regista Jonathan Demme.

Ricordarla oggi in tempo di divisioni, rinnovati razzismi e comodi nazismi è un dovere culturale, etico e collettivo.

Auspicando che i suoi libri si diffondino come virus benefici e nell’attesa che nuove voci della cultura si levino insieme a lei e seguendo lei.

Tornando a renderla ancora di più “amatissima”.

Disegno di Andrea Lupo

 

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